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Aggiornamento a Windows 8: com’è andata?

Scrivo questo post dal mio pc aziendale, un attimo dopo averlo aggiornato da Seven a Windows 8 Pro, spendendo solo 29,99 euro iva compresa. Si tratta di un PC assemblato del 2007, dual core 2,40 Ghz con 4 Gb di Ram. Ancora a 32 bit. Indice di prestazioni Windows: 3,6.
La sensazione di avere a che fare con una macchina nuova, adesso che è stata aggiornata, è molto forte. L’ultimo tassello sarà aggiungere un bello schermo da 24 pollici touch, non appena sarà disponibile a prezzi “umani”. L’apertura delle applicazioni è molto veloce, in ogni caso abbondantemente più veloce della “soglia di impazienza” che si ha di solito quando si lavora al pc.
Ma andiamo con ordine.

…primi segnali di vita…

L’installazione

Una pratica utility, scaricabile dal sito www.microsoft.it, permette di analizzare il pc prima di procedere all’installazione. Il programma scansiona l’hardware per verificare eventuali incompatibilità ed il software, suggerendo di aggiornare alcune applicazioni. In realtà, anche se appaiono alcune segnalazioni su software installato, non bisogna preoccuparsi più di tanto: Windows 8 infatti è compatibile al 100% con tutti i driver e tutte le app che giravano su Seven. Quindi l’eventuale segnalazione può semplicemente riguardare applicazioni magari vecchie, non aggiornate da tempo, ma che sotto Seven funzionavano egregiamente, senza darci problemi. Ebbene, dopo l’aggiornamento, continuaranno a funzionare esattamente come prima e nonostante la segnalazione preventiva. Le bizzarrie di compatibilità tipiche del passaggio da XP a Vista e poi da Vista a Seven sono solo un brutto e lontano ricordo.
Con una connessione ADSL a 7Mb nominali come nel mio caso, lo scaricamento dell’aggiornamento che, ricordo, costa solo 29,99 euro, porta via circa 40 minuti. Successivamente, in modo assolutamente trasparente all’utente, Windows si occupa di riallocare i file, sistemare i collegamenti e, se scegliamo di conservare le nostre app ed impostazioni, di farci ritrovare, alla fine del processo, tutte le app che usiamo più di frequente già trasformate in tiles nuove di zecca. La fase di installazione impiega un’altra mezz’ora abbondante sul mio hardware. In totale preventiviamo un’ora-un’ora e venti per completare il tutto. Dopo una successione di tre/quattro riavvii, appare la schermata Start in tutto il suo splendore. Nessun intoppo, nessun errore, e dire che questo PC ne ha viste negli anni! Complimenti a Microsoft: un bel risultato in termini di interfaccia utente, di “amichevolezza” del processo, di velocità e di economia. Un bel colpo deciso alla pirateria, con un prezzo aggiornamento veramente alla portata di tutti.

Prime impressioni

Inutile girarci intorno: Windows 8, graficamente, è spettacolare. Esattamente uguale alla versione Mobile, desktop escluso ovviamente. Sicuramente si tratta della maggior evoluzione del sistema operativo di Redmond dai tempi di Windows 95. La scelta del “dualismo” operativo tra l’interfaccia desktop tradizionale e la “Modern User Interface” (ex “Metro”) è decisamente coraggiosa, ma, sinceramente, sembra poter irritare o scoraggiare solo due tipi di utente: quello fortemente prevenuto, portato socialmente ad insultare Microsoft in ogni dove, e quello sprovveduto al 100%, incapace del minimo sforzo per adeguarsi ad un’interfaccia attuale, dinamica, e fortemente orientata al social e a internet. Tutti gli altri, veramente tutti, dopo una settimana non potranno farne più a meno e, ripensando a Seven, avranno l’impressione che a quel OS mancasse un pezzo: le tiles! Personalmente, mi piace moltissimo e senza condizioni.

 

Ma come faccio a spegnerlo?

La scomparsa dell’icona “start” dall’angolo basso sinistro del desktop è ormai una leggenda sul web: argomento per distruggere dialetticamente Windows 8 senza nemmeno averlo provato, oppure gridato spauracchio da blog per allontanare gli indecisi. Tutte cazzate.

Il risultato finale sul mio monitor: eh, lo so, è ancora in 4:3. Ma presto (spero), lo cambierò!

Durante l’installazione, l’interfaccia si preoccupa di mettere ben in evidenza un, e soltanto un, suggerimento. Basta con le successioni infinite di schermate che incensano le vere o presunte novità. Qui appare solo un disegno ed il messaggio è chiaro: “quando non sai come cavartela, metti la freccetta del mouse in un angolo qualsiasi”. E infatti, basta accostare il mouse in alto a destra, per esempio, per far apparire un menù grafico chiarissimo che riporta sempre alla schermata Start oppure permette lo sleep o lo spegnimento definitivo del sistema. Importante: questo menù grafico appare SEMPRE accostando la freccetta agli angoli, anche quando stiamo lavorando su un’applicazione “tradizionale” in ambiente desktop. E questo fatto è molto tranquillizzante. Altra cosa: nella parte “mattonelle” o Start che dir si voglia, le app si aprono e si chiudono esattamente come sugli smartphone, Windows Phone, Android o iOs. In pratica, “non si chiudono”! Passando per il citato menù a comparsa, possiamo passare ad altro. L’app precedente viene “silenziata” senza occupare Ram. Portando il mouse sul lato sinistro dello schermo, ecco apparire una finestra con tutte le app “messe da parte” di recente. Da qui, volendo, è possibile “killarle” definitivamente. Se proprio siete spietati!

 

Conclusioni? Manco per sogno

Sto incominciando appena a scoprire Windows 8. Devo capire pian piano tutti i risvolti operativi della schermata Start, le sue possibilità di personalizzazione, devo provare a scaricare app ottimizzate da Windows Store, eccetera eccetera. Devo cioè scoprire la metà del mondo Windows che mancava a Seven! Ma senza fretta e senza apprensione, poichè il panico da novità semplicemente non c’è stato. Al termine dell’installazione mi sono ritrovato il mio caro e vecchio desktop, esattamente come l’avevo lasciato su Windows 7, con tutte le sue icone, collegamenti, immagini, e tutto il casino che di solito lasciamo sul desktop!
Quindi, in ambito lavorativo, si può ricominciare subito il lavoro là dove lo avevamo lasciato. “Oltre la finestra” c’è però in agguato la tentazione di andare alla scoperta di “Start” e delle sue mattonelle. Ma questa è una storia ancora da raccontare…

to be continued…
  

Cronometro alla mano

(Dati da me rilevati, senza applicazioni attive in fase di sleep e arresto, lo stesso pomeriggio dell’aggiornamento)
Avviamento da spento: 1 minuto e 2 secondi
Sospensione (sleep): 17 secondi e 15 centesimi
Riavvio da sleep: 15 secondi netti
Spegnimento definitivo: 22 secondi

e continuiamo!

Ma dov’è il volume di “Musica”?

Grazie ad un suggerimento di un amico arrivato proprio ora, ho notato che, in effetti, quando si fa partire un brano dalla tile “Musica” dell’interfaccia Modern U.I., è impossibile trovare, all’interno della stessa schermata, il controllo del volume! Per alzare o abbassare occorre tornare al desktop ed intervenire sulla tradizionale icona dell’altoparlante in basso a destra. Molto, molto scomodo e inspiegabile. Spero che si tratti di un semplice bug dovuto all’estrema somiglianza di questa interfaccia con quella dei nuovi smartphone Windows Phone 8, i quali, però, dispongono del bilanciere di livello dedicato sul fianco del terminale! Purtroppo nulla di ciò esiste nel mondo pc… Speriamo che Microsoft noti questa assurdità ed intervenga prestissimo.
   

L’esperienza aumenta…

Ormai è più di un mese che utilizzo Windows 8 ed il giudizio positivo non è mutato. Al contrario, sono sempre più convinto che si tratti di un sistema operativo innovativo, stabile, veloce e molto tollerante nei confronti di vecchie applicazioni e vecchio hardware. Col tempo ho potuto testarlo con programmi di fotoritocco, montaggio video, impaginazione grafica… tutte applicazioni che avevo già in Seven e che si sono “adattate” senza alcun problema al nuovo ambiente.
In sostanza, poco da criticare. Windows 8 funziona, non c’è alcun motivo per rimandare l’aggiornamento del proprio PC.

 

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