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Mai troppo tardi per il S.U.P.!

sup

Il Naish di Giovanni

Che la pratica dello Stand Up Paddling (SUP) sia nata nel ‘700, negli anni Cinquanta o l’altroieri mi interessa pochissimo. Ci sono centinaia di pagine web che ne parlano, indagandone ogni sfumatura. Quello che mi interessa ora è dirti una cosa: provalo! Ma, prima di farlo, frequenta un corso.
Ne ero sicurissimo, me lo sentivo proprio: puoi essere già scafatissimo in acqua col kayak, pensi di avere equilibrio in movimento perché scii o vai in moto… eppure, i primi dieci minuti di SUP possono essere… complicatini. Traduzione: se non hai qualcuno che ti introduca ai movimenti base, rischi seriamente di farci una grandiosa figura di m… Il pericolo di pensare: “salgo e vado” è in agguato e va evitato assolutamente!
E così, incuriosito da questo sport “di pagaia” come il mio favorito kayaking, mi sono rivolto agli amici di Wind and Sea di Savona ed ho trovato in Giovanni un istruttore da tripla A!
Mi aspetta un percorso di diverse lezioni, ma già dalla prima mi sono divertito moltissimo. Superati i primi dieci minuti fantozziani di cui sopra, ho cominciato subito ad intuire che, una volta fatta amicizia con la tavola, le prospettive di divertimento e di attività fisica sono infinite, con un coivolgimento muscolare quasi completo.
Sono alle solite: per me, l’unico modo di fare attività fisica divertendomi è stare all’aperto, in piena luce. Va bene anche correre nei boschi, ma il contatto col mare mi gratifica come nessun’altra cosa. E allora, dopo essere arrivato a fare 20 chilometri al giorno con WinterKayak senza sforzo, perché non provare anche il SUP?

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