Nuovo corso di cinque giornate consecutive con la mia allieva Laura, da Bruxelles. Il maggior tempo a disposizione ci ha consentito più dimostrazioni, più esercizio ed i migliori risultati!
L’allieva che ho ospitato durante la settimana che si è appena conclusa è belga ed ha approfittato del lungo viaggio che sta compiendo in Italia per perfezionare il suo già ottimo italiano e per concedersi un corso di vetro artistico di cinque giornate.
I corsi che tengo più frequentemente qui nella mia bottega di Altare (Savona – Italia) durano, di solito, una, due o tre giornate. Anche nel caso dei corsi più brevi, grazie ad una didattica ormai ben rodata, riesco a fornire agli allievi una buona comprensione generale della tecnica della soffiatura e modellazione del vetro borosilicato. Tuttavia, poter disporre di cinque giorni consente un approccio più disteso, con maggiori occasioni per le dimostrazioni e più tempo per provare le diverse tecniche, ritornando più volte ad esercitarsi sulle operazioni meno intuitive.
Per tutte le informazioni sui miei corsi, compila il modulo presente su questo sito e riceverai tutti i dettagli
Le prime due giornate sono quelle solitamente dedicate alla spiegazione ed alla dimostrazione delle principali tecniche di base necessarie per approcciare questo tipo di lavorazione del vetro.
Il vetro borosilicato presenta infatti caratteristiche uniche nel panorama delle diverse tecniche al cannello, in particolare per quanto riguarda la possibilità di abbinare, durante la lavorazione di uno stesso oggetto, vetro pieno e soffiato, assecondando il proprio estro in relazione all’obbiettivo finale. Molto interessante è anche la possibilità, sempre garantita a meno di disastri completi, di riparare oggetti rotti già terminati oppure di ritornare a lavorare un pezzo parzialmente realizzato che magari si è accantonato ed è già freddo. Oltre a ciò, la particolare duttilità e trasparenza del materiale lo rendono davvero intrigante ed affascinante anche e soprattutto agli occhi di chi inizia a cimentarsi con il vetro che si fonde tra le mani.
I due primi giorni di un corso non differiscono molto in rapporto ai giorni totali a disposizione. Di solito, affrontiamo le tecniche di base del vetro pieno durante il primo giorno e poi, l’indomani, lo dedichiamo ad un primo approccio alla vera e propria soffiatura. Quello che cambia tra un corso breve ed uno più lungo, è naturalmente il maggior tempo a disposizione per provare e riprovare questo o quell’aspetto tecnico, il poter ritornare a provare lo stesso esercizio diverse volte nell’arco della settimana. Va da sè che, di conseguenza, al termine del corso più lungo l’allievo avrà realizzato molti più oggetti da portare con sè a casa.
Più volte, a proposito dei miei corsi, sottolineo l’aspetto importante rappresentato dalla possibilità di “dormirci su”. Mi riferisco al fatto, oggettivamente osservabile, che dopo una notte di sonno, il giorno dopo le mani ubbidiscono meglio agli ordini della mente e, in generale, l’allievo si trova più a suo agio con movimenti mai affrontati prima. Va da sè che, nell’arco di cinque giornate, il margine di miglioramento e la maggior confidenza dell’allievo nei confronti della materia che si fonde tra le sue mani, saranno progressivamente superiori. Perciò, tecnica, risultati e oggetti realizzati resteranno meglio impressi nella sua memoria.
Durante il corso di cinque giornate, c’è stata anche l’occasione, nel tempo libero, per una visita completa al Museo dell’Arte Vetraria Altarese, una autentica miniera di oggetti in vetro incredibili e curiosi, spesso di dimensioni così grandi che si stenta a credere possa essere stata opera di uomini senza ausilio di aiuti meccanici. Tra i tanti oggetti esposti, un curioso bicchiere ha colpito la mia allieva, al punto che, appena tornati al lavoro, ci siamo cimentati con successo nella sua replica.
Durante le due ultime due giornate, Laura aveva già maturato una considerevole confidenza, soprattutto con gli oggetti pieni realizzati in bacchetta di vetro borosilicato pieno e perciò si è divertita a realizzare diversi moduli per pendenti e collane, prendendo come soggetti forme naturali di animali o conchiglie, oppure più astratte. I numerosi oggetti realizzati durante il corso sono rimasti, naturalmente, di sua proprietà. Dato il considerevole numero di oggetti realizzati, Laura ha pensato giustamente ad imballare il tutto accuratamente e a provvedere alla spedizione immediata in Belgio, in modo da non aumentare l’ingombro del bagaglio durante l’ancora lunga escursione in Italia.
Il tempo a disposizione ci ha consentito anche di organizzarci per consentire a Laura di assaggiare alcune delle specialità gastronomiche tipiche di questa zona di Liguria, a cavallo tra mare e montagne. D’obbligo è stata perciò qualche tappa presso trattorie e ristoranti presenti nei dintorni, dove abbiamo assaggiato la farinata gialla e bianca, ravioli, gnocchi, brasati e altri piatti del tutto nuovi per una ragazza belga! Oltre, naturalmente, alla più famosa pizza.
Laura, al termine delle giornate di corso, ha tenuto a esprimere la sua soddisfazione per l’inedita esperienza di lavorazione del vetro. Ha usato parole che mi hanno emozionato e che non dimenticherò. Grazie Laura e buon proseguimento del tuo viaggio in Italia!
Per tutte le informazioni sui miei corsi di vetro borosilicato soffiato e modellato, compila il modulo presente su questo sito e riceverai tutti i dettagli anche sulla possibilità di un eventuale pernottamento in Altare.
Un ringraziamento speciale a Cristiana per le foto scattate durante il corso!